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TALLY WEIJL: un’azienda giovane in continua crescita

Testimonianza di Leonardo Achille, Retail Manager di Tally Weijl. 

A cura di Elisa Cellizza, Retail Your Talent 2015

 

Logo Tally Weijl

L’azienda: dalla nascita alla diffusione capillare

Tally Weijl, azienda operante nel settore fast fashion, nasce nel 1984 in un piccolo garage della Svizzera dall’idea di Tally Elfassi-Weijl e Beat Grüring che riescono a disegnare e consegnare alle boutique svizzere le loro prime collezioni in tempi record, facendo del just in time la ricetta del loro successo. Nel 1987 aprono in Svizzera il primo negozio diretto e nel 1993 il primo in franchising. La rapida crescita li porta ad avere, attualmente, circa 800 punti vendita in 38 Paesi, tra negozi diretti e franchising.

L’azienda si suddivide tra Basilea, dove è ubicato il Service Center in cui ci si occupa dell’organizzazione e dei servizi, e Parigi dove si trova il Design Center in cui viene creato il prodotto ad opera di stilisti e buyer, mentre la sede italiana è a Milano.

 

Tally Weijl in Italia: Leonardo Achille racconta una storia di successo

Leonardo Achille a Retail Your Talent

Leonardo Achille a Retail Your Talent

Laureatosi in Economia Aziendale presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Leonardo Achille inizia a lavorare come Capo Settore in Panorama, diventando poi Store Manager in Coin e, in seguito, Area Manager per Benetton. Nel gennaio 2013 entra a far parte dell’organico di Tally Weijl, prima come Regional Manager e poi in qualità di Retail Manager, ruolo che ricopre attualmente. Da sempre appassionato alla vita in-store, accetta la sfida di un’azienda giovane nella quale creare una struttura per gestire al meglio i punti vendita, ricevendo dall’azienda la possibilità di lavorare con molta autonomia.

La storia italiana che ci racconta è fatta di valori, corsa, crescita e successo in un Paese in cui l’azienda, in soli 10 anni, si espande fino a contare 43 negozi a gestione diretta e più di 130 in franchising. La conferma di questo andamento positivo arriva nel 2014 quando l’Italia si posiziona al primo posto per incassi, sottraendo il primato alla Germania.

Innovazione e giovinezza sono due dei punti cardine di questa azienda. Innovazione dei punti vendita tramite l’apertura imminente in Svizzera del primo store di nuova concezione, con un format rinnovato. Ma anche ampliamento del target: rivolgendosi ora per il 66% a ragazze di età compresa tra i 15 e i 22 anni, Tally Weijl cerca di estendere il proprio business iniziando ad indirizzarsi anche donne più mature tramite un prodotto più soft nei toni. Si tratta di un test importante poiché Tally Weijl si posiziona attualmente come una marca molto giovane, fresca e fashion.

Ogni elemento concorre a creare l’immagine giovane del brand. Entrando negli store si viene catapultati in un ambiente in cui la musica scandisce i ritmi giornalieri adattandosi alle varie fasce orarie: una mattina più rilassante cede il passo ad un picco nel pomeriggio, per poi tornare soft nelle ore serali e di chiusura. Ma il concetto di giovinezza traspare ovunque: prodotti colorati ed easy, campagne pubblicitarie con giovani ragazze come testimonial che rispecchiano il target di base, recente nascita della sezione e-commerce, attività sui social network, collaborazioni con le fashion blogger più attive.

 

Just in time e saldi: due fattori chiave

Fin dall’inizio della sua attività, la produzione veloce è stata un punto di forza per Tally Weijl. Attualmente vengono commercializzate otto collezioni principali all’anno, grazie ad una gestione reattiva del rifornimento con sistema informatico. Si studiano le tendenze ma si è anche pronti a fronteggiare eventuali trend improvvisi con collezioni realizzate in tempi molto brevi.

Periodi clou per la vita dell’azienda, in cui è fondamentale questa velocità di assortimento, sono costituiti dai saldi, che fanno registrare i picchi di vendita annuali per cui l’errore deve essere ridotto al minimo. È quindi necessario che in questo periodo tutto venga pianificato e organizzato nel migliore dei modi. Ciò che il consumatore finale vede sono dei punti vendita allestiti in maniera funzionale, prodotti con cartellini che indicano chiaramente il prezzo originale e quello scontato, mix tra merce in saldo e nuova collezione, camerini sempre in ordine, assortimento delle taglie e personale disponibile. Ma cosa c’è dietro a questo risultato finale? Un lavoro molto accurato da parte dell’azienda che inizia molto tempo prima: stabilire le percentuali di sconto da applicare alle diverse famiglie di prodotti, controllare quotidianamente i magazzini, allestire in maniera funzionale e accattivante i punti vendita, riassortire continuamente le collezioni, formare il personale in maniera idonea sono alcuni degli elementi chiave. Ma anche il monitoraggio continuo e costante delle vendite per ogni store, accompagnato dalla flessibilità dei planning per poterli adattare ad eventuali esigenze in itinere, il controllo dell’attività dei competitor, la selezione del personale aggiuntivo per questo periodo, la scelta degli orari di apertura dei negozi.

 

Il retail: tanto lavoro e tante soddisfazioni

Un’attività frenetica, dunque, quella di chi lavora nel mondo retail, dove passione, motivazione e determinazione sono caratteristiche necessarie a tutti i livelli.

Essendo quello del retail un mercato maturo con un ritmo molto serrato, è fondamentale “riscoprire la fame di raggiungere un obiettivo e non guardare gli ostacoli, ma superarli” (cit. Leonardo Achille). Si tratta di un lavoro che dà molte soddisfazioni ma non è facile: ogni dipendente o collaboratore deve dare il massimo tutti i giorni, cercando di essere tra i pochi che fanno la differenza.

È una corsa continua per migliorare quotidianamente le proprie performance e quelle dei punti vendita, anche laddove i risultati sembrano essere già buoni.

 

 

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Elisa Cellizza

Elisa Cellizza

Partecipante al programma "Retail Your Talent" ISTUD, edizione 2015

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