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Il ruolo del legal nel mondo che cambia

Sintesi a cura di Corrado Bianca, Marcello Cartosio, Francesco Santoriello – Master Giuristi in Azienda 2018-2019

Alla roundtable del 7 maggio 2018, organizzata dalla Fondazione ISTUD e mediata dal direttore scientifico del Master “Giuristi in Azienda” Marella Caramazza, si discute della nuova funzione del Legal Business oriented.

Le ripercussioni mediatiche delle vicende giudiziarie che hanno riguardato due colossi come Ferrovie Sud Est ed ENI evidenziano la crescente importanza che la parte Legal va assumendo all’interno del sistema azienda. Oggi più che mai una interpretazione smart delle norme volte a disciplinare il mondo del business è necessaria per districarsi agevolmente in un sistema sempre più complesso ed intricato. Al giurista, infatti, viene chiesto sempre più spesso di potenziare ed adattare le sue competenze tradizionali alle esigenze aziendali. Ma quali sono i tratti essenziali della figura di un Legal che non si limiti a dispensare pareri canonici e a porre divieti perentori, ma sia in grado di ricoprire il ruolo di business partner attraverso un operato business oriented?

Questo l’argomento principale della giornata di approfondimento organizzata da ISTUD. Due panel, otto relatori, una visione. Il Centro Svizzero di Milano ha accolto nella giornata del 7 maggio scorso le testimonianze di alcuni fra i più importanti Legal Cousel della scena aziendale italiana. I lavori organizzati in tre parti. L’analisi della figura e della funzione del Legal come business partner ha occupato la prima, con relatori di realtà nazionali ed internazionali. Il confronto fra di essi, moderato dalla stessa dott.ssa Caramazza, ha visto dibattere nell’ordine Cinzia DiBlasi Legal Counsel di Coca-Cola HBC Italia, Enza Onnis General Counsel Gruppo Angelini, Claudia Ricchetti direttore legale e societario di Strade Anas e Alessandro Fasanella Senior Legal Counsel di Google Italia.

Una seconda parte ha visto protagonisti gli studenti della Business School ISTUD con le loro domande, volte ad approfondire i rapporti tra università e azienda così come la necessità di una pregressa esperienza nella professione forense prima di intraprendere una carriera negli uffici legali aziendali. La seconda parte aveva ad oggetto il valore delle competenze manageriali del Legal. Qui hanno preso la parola Fabio Cangiano General Counsel Head of Legal Department di SPIG, Cristina Castagna Legal Counsel di CNH Industrial, Cristina Rustignoli General Counsel di Generali Italia e Mariarosaria Mirolla Senior legal Counsel di Kuwait Petroleum International.

La giornata si è conclusa con un ligth lunch a cui hanno partecipato relatori e studenti dove questi ultimi hanno potuto fare networking con i rappresentanti delle aziende per far loro domande e conversare sui temi dell’incontro.

Nel corso della Roundtable sono emersi, dalle testimonianze dei General e Legal Counsel presenti in sala, le principali caratteristiche e qualità del giurista d’azienda oggi. Si tratta di una figura che, stando alle parole di Enza Onnis, non deve essere priva di curiosità. È importante per il Legal avere una overview dell’azienda e stare in contatto con i rami della stessa (HR, marketing, ecc.), capirne il meccanismo e apprenderne il linguaggio. Risulta, in questo contesto, significativa la possibilità di risolvere eventuali problemi face to face e chiedere e dare dei feedback non soltanto ai propri collaboratori ma anche al personale impiegato in altri reparti. In questo quadro significative sono l’attenzione verso il cliente, dall’inizio fino alla fine del rapporto, e la puntuale comprensione delle sue richieste. È stata più volte richiamata, in particolare dall’avvocato Rustignoli, l’importanza del tempo, che si riflette in ogni snodo organizzativo dell’azienda: dai processi, che devono essere il più possibile semplificati mediante la schematizzazione e/o la divisione del lavoro, al linguaggio che deve essere sintetico e incisivo.
Un’altra fra le skill evidenziata come fondamentale è stata la versatilità che il Legal deve avere, ossia la capacità di sapersi adattare a situazioni che mutano a causa di fattori esterni ed interni all’azienda.
Quella del General Counsel è indubbiamente una figura che deve avere coraggio, non deve avere paura di fare fatica a trovare soluzioni e strategie che non solo permettono all’azienda di raggiungere un determinato obiettivo ma anche di raggiungerlo con il minor costo possibile.

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Marcello Cartosio

Marcello Cartosio

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