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Arkema – Sicurezza e sostenibilità alla base dell’innovazione

Articolo a cura di Federico Fenech, Mauro Scibilia e Filippo Fabbri, partecipanti del Master in Risorse Umane e Organizzazione 2019/20.

Nella giornata di giovedì 26 marzo 2020 abbiamo assistito alla testimonianza online di due esponenti della società Arkema: la Dott.ssa Daniela Xaxa, che ricopre il ruolo di Hr Manager, e la Dott.ssa Elena Bertuzzi, che ricopre il ruolo di Communication Manager.

Dopo la presentazione iniziale, le nostre ospiti hanno illustrato il mondo Arkema. La società è nata nel 2004 e, ad oggi, è presente in 55 paesi con 144 siti produttivi. L’organizzazione di business si fonda su 3 pilastri fondamentali, rappresentati dai materiali ad alte prestazioni, dalle specialità industriali e dalle soluzioni di rivestimento.

Arkema ha preso un forte impegno su tutto ciò che è Corporate Social Responsibility: l’azienda, infatti, fa parte del programma Responsible Care, ovvero un programma volontario di promozione dello sviluppo sostenibile dell’industria chimica a livello mondiale secondo valori e comportamenti orientati alla sicurezza, alla salute e all’ambiente. Nel 2018, Arkema ha vinto il primo premio in un concorso promosso da Federchimica in tema di CSR, per aver investito in un ambizioso progetto di sviluppo del tema della sicurezza.

Gli impegni presi dalla società in tema di CSR, dunque, sono:

  • Fornire a tutti i clienti del gruppo soluzioni di innovazione sostenibili attraverso il continuo sviluppo delle competenze della propria struttura organizzativa.
  • Gestione responsabile delle attività industriali attraverso la formazione in tema di sicurezza, adottando lo slogan “Zero infortuni è possibile”.
  • Mantenere relazioni continue con gli stakeholder attraverso un dialogo aperto.

In particolare, sia in ambito sicurezza che in campo ambientale Arkema si pone obiettivi quali la riduzione degli incidenti sul lavoro e la riduzione dell’emissione di gas serra nell’atmosfera. Proprio per questo è nato il progetto Arkenergy, con cui si ricerca una gestione più responsabile dell’energia al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse.

Arkema, dunque, si impegna nella sostenibilità, e un contributo in tal senso viene anche dal common ground, con azioni intraprese dalle filiali con l’obiettivo di sostenere attività locali e del territorio.

Un pilastro importante per l’azienda, poi, è rappresentato dalle persone. La vision di Arkema, in tal senso, è quella di costruire i futuri leader attraverso procedimenti di recruitment e selezione ben organizzati e supportati, in seguito, da una gestione strutturata dei talenti in termini di sviluppo e performance.

Attraverso la strategia di Employer Branding, Arkema vuole comunicare ai talenti sul mercato qual è la propria value proposition e cosa la differenzia rispetto ad altre aziende. Tra i valori di Arkema troviamo anche la solidarietà e la responsabilità, che si aggiungono agli altri princìpi fondanti della società, cioè l’innovazione, la sicurezza e la sostenibilità.

Per quanto riguarda il processo di Selezione e Assunzione, la funzione HR di Arkema pubblica le posizioni da ricoprire, esegue il pre-screening, presenta la short list dei candidati alla linea e la supporta per le interviste. L’inserimento dei candidati viene facilitato da un processo di on boarding e supportato da un percorso di formazione alla mansione. Per i giovani talenti, è previsto l’inserimento nel progetto di Tutoring, che prevede l’assegnazione delle giovani risorse a dei senior manager della società, affinché possano imparare e crescere professionalmente, oltre il ruolo ricoperto nel quotidiano.

La formazione è vista come un aspetto fondamentale, motivo per cui Arkema ha partnership con vari istituti di formazione, tra cui ISTUD. Inoltre, ha partecipato ad un progetto (temporaneamente in stand by) con la Regione Lombardia, con l’istituto S. Cannizzaro ed altri enti per una professionalizzazione dei diplomati di istituti tecnici che potranno fare il biennio tra aula ed azienda, in modo da avere l’accreditamento del primo biennio universitario per poi iscriversi al terzo anno della facoltà di chimica o essere trattenuti in azienda con un contratto di lavoro. Arkema sostiene questo progetto e dal prossimo gennaio 2021 il piano è di avere 2/3 studenti in stage presso il sito di Rho.

In allineamento con l’industria 4.0, anche in Arkema i processi lavorativi si stanno informatizzando sempre di più. L’utilizzo di piattaforme che permettono di fare videochiamate, condividere le procedure e gestire, tra l’altro, i processi HR – come la gestione delle performance – è sempre più comune in Arkema.

Il gestionale SuccessFactors, è una piattaforma dedicata al mondo HR e utilizzata per la gestione dei dati del personale, delle performance e del recruitment. Un’altra piattaforma largamente utilizzata è Microsoft Teams, che permette le riunioni virtuali e la condivisione di files.

Inoltre, ciò che Arkema ha di recente iniziato a fare, sulla base dei propri valori, è stato iniziare a creare una cultura condivisa all’interno della filiale italiana, coinvolgendo gli attuali leader e i futuri. L’azienda ha lanciato lo scorso anno un programma di change management, cercando di ricondurre le persone a un unico filo conduttore in termini di valori e di competenze attese. L’obiettivo è quello di creare una forte identità all’interno della filiale italiana.

In ottica di employer branding e di talent acquisition, Arkema ha lavorato in Italia ad una campagna di comunicazione al fine di avere una carta di identità da mostrare a tutti gli utenti esterni all’azienda, coinvolgendo – allo stesso tempo – i propri dipendenti e motivarli.

Alla domanda su come Arkema stia affrontando le attuali sfide legate alla pandemia di Covid-19, su quali siano i maggiori problemi riscontrati e quale la gestione delle risorse umane anche in ottica di smart-working, la risposta è stata che, in questo momento di difficoltà, tutti i dipendenti della filiale italiana stanno dimostrando una responsabilità e professionalità eccezionali. L’azienda ha messo immediatamente in piedi una procedura adeguata a uno stato di crisi e considerato quali potessero essere gli assetti organizzativi in una situazione come questa. Il risultato è stato che, ad oggi, Arkema ha oltre 150 impiegati non direttamente legati ai processi produttivi, in smart-working. Motivo per cui sul sito, attualmente, sono presenti soltanto i dipendenti strettamente legati alla produzione. L’azienda, infatti, rientra nella classificazione (CODICE ATECA 20.16) delle attività che possono continuare a produrre; anzi, ci sono prodotti che al momento vengono destinati alle necessità di segregazione e distanziamento in luoghi strategici quali punti vendita e ospedali (lastre).

Fino ad ora – ha concluso Daniela Xaxa – più che di problemi è importante parlare di quali soluzioni l’azienda sta adottando, e da questo punto di vista si dice fortemente orgogliosa delle soluzioni che, insieme, tutti i dipendenti della filiale italiana di Arkema stanno riuscendo a trovare per fronteggiare al meglio questo periodo di grande difficoltà.

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