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Le dodici muse: Ildegarda da Bingen “Protettrice delle battaglie”

La quarta biografia presente nel lavoro “Le dodici muse” a cura dei partecipanti alla XVI edizione del Master Scienziati in Azienda è Ildegarda da Bingen, teologa, mistica, fitoterapeuta, compositrice.

Ildegarda da Bingen (1098-1179) fu una donna eccezionale che eccelse in molti campi del sapere e i cui meriti furono riconosciuti da vescovi, papi e re. In un tempo in cui poche donne scrivevano e avevano accesso alla cultura, Ildegarda produsse importanti opere riguardanti la teologia e le sue visioni. Ildegarda diede un importante contributo alla scienza che considerava un mezzo, insieme alla fede, per capire e conoscere al meglio il Creato. Studiò medicina e scienze naturali, usò le proprietà degli elementi naturali per curare le malattie e scrisse trattati riguardanti l’uso medicale di piante, animali, alberi e pietre. Ildegarda amava l’arte e fu la prima compositrice di musica di cui si conosce la biografia. Nel suo convento venivano rappresentate opere teatrali e musicali.
Venerata come santa dalla Chiesa Cattolica, nel 2012 è stata dichiarata Dottore della Chiesa da Papa Benedetto XVI .

Ildegarda nacque nel 1098 come decima figlia di una ricca famiglia. Iniziò sin dall’infanzia ad avere delle visioni e all’età di otto anni, a causa della sua cagionevole salute, i suoi genitori la affidarono ad un monastero benedettino a Disibodenberg sotto la guida di una nobile donna di nome Jutta. Il monastero divenne sempre più popolare per giovani donne di fede di cui Jutta fu nominata madre superiora. Ildegarda qui imparò il latino, lesse manoscritti ed ebbe accesso a molti libri religiosi e filosofici. Prese i volti durante l’adolescenza e all’età di 38 anni, quando Jutta morì, prese il suo posto come madre superiora. Le sue visioni continuarono nel tempo e diventarono sempre più frequenti. Come racconta nei suoi scritti, ad un certo punto della sua vita fu chiamata a scrivere ed insegnare tutto ciò che le appariva, in modo che tutti potessero sapere. Così iniziò a scrivere e a raccontare le sue visioni con l’aiuto di un monaco, suo confidente. I suoi scritti e le sue lettere divennero popolari, tanto da attrarre al monastero tantissime nuove e giovani monache.

Nel 1150, dopo una lotta di potere con l’abate, Ildegarda si trasferì con 50 consorelle a Rupertsberg, vicino a Bingen, dove fondò una nuova abbazia. Fu proprio qui, tra le montagne della Renania, che Ildegarda salì alla ribalta. L’abbazia divenne così popolare che fu necessario trovarne una seconda a Eibingen, situata a meno di otto miglia di distanza. Ildegarda fu l’ideatrice di entrambe le strutture, il che incluse la realizzazione di impianti per l’acqua corrente e l’organizzazione di seminari per sviluppare le abilità artistiche e intellettuali delle consorelle. Nelle sue abbazie Ildegarda promosse varie attività tra cui la lettura, lo studio della teologia, la cura del corpo, il regolare esercizio fisico, il canto e la musica.

Ildegarda scrisse tre grandi opere: Scivias (“Conosci le vie del Signore”), Liber vitae meritorum (“Libro dei meriti di vita”) e Liber divinorum operum (“Libro delle Opere Divine”), nelle quali ha esposto il concetto teologico di microcosmo e macrocosmo, dove l’uomo rappresenta il culmine della creazione di Dio. Altre due sue opere sono Physica e Cause et Curae, riguardanti la medicina e i poteri curativi dei vari elementi naturali. Compose opere musicali, antifone, soprattutto di tipo liturgico in onore di Santi e della Madonna e inventò, inoltre, la “Lingua Ignota” (linguaggio sconosciuto), un alfabeto di 23 lettere, creato come un linguaggio segreto, probabilmente per fini mistici.

Al termine della sua vita, malgrado la cagionevole salute, Ildegarda intraprese quattro viaggi di predicazione, ognuno durato diversi anni, nonostante questo non fosse permesso alle donne. Fu una donna anticonformista, una tra le prime a battersi per i propri ideali e a rifiutare lo stereotipo della figura femminile vista come “serva” dell’uomo e seduttrice diabolica, sostenendo che anch’essa è stata creata ad immagine e somiglianza di Dio.

Presentazione Ildegarda da Bingen

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Maria Giulia Marini

Maria Giulia Marini

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