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Maura Eleonora Latella, Novartis: cogliere ogni opportunità chilometro dopo chilometro

Articolo a cura di Maria Rosaria Mercogliano, Chiara Rinaldi, Claudia Romano, Silvia Rutigliano ed Enrico Speranza, Master Scienziati in Azienda 2015-2016.

“Il prossimo obiettivo  della mia vita è quella di correre la Maratona di New York l’anno prossimo”, afferma la Dott.ssa Maura Eleonora Latella, attualmente MSL manager presso l’azienda Novartis. Con questa metafora vuole trasmetterci  che nella vita bisogna mettersi sempre in gioco, cogliere con positività, chilometro dopo chilometro, le varie opportunità che si presentano e farne tesoro.  Ha iniziato la sua corsa come Clinical Research Associate in Searle Farmaceutici, fino ad arrivare nell’area marketing prima e nella medica poi, presso Novartis. Qui, le sue abili capacità le hanno permesso di crescere e diversificare la sua professione – “ Se vuoi fare strada devi ampliare il tuo bagaglio e accrescere le tue competenze, solo così puoi capire tutti i linguaggi aziendali. Circondati di persone diverse per avere un team vincente”.

Dottoressa Latella si descriva con tre aggettivi positivi e tre negativi.

Tra gli aggettivi positivi c’è sicuramente la tenacia. Sono una persona fortemente orientata al risultato, molto curiosa e con la voglia di innovare. Tra i negativi, dovrei migliorare le mie capacità di sintesi e l’impulsività.

 

Com’è riuscita a conciliare il mondo del lavoro con la famiglia?

Ho la fortuna di svolgere un ruolo che mi consente talvolta di lavorare da casa e questo mi aiuta nella work life balance. Riesco a gestire la famiglia come gestisco il mio team. Credo molto di più nella qualità che nella quantità: otto ore lavorate bene sono meglio di venticinque ore lavorate male. Devi essere organizzato ma soprattutto felice per quello che fai, così da superare ogni barriera. 

 

Cosa rappresenta per lei l’azienda per cui lavora?

L’azienda in cui lavoro mi dà l’opportunità di crescere professionalmente e personalmente, permettendomi di vivere sempre nuove esperienze. Questo è il grande valore che ho appreso. Mi ha permesso di migliorarmi costantemente.

 

 Quali sono i valori che rispecchiano il suo team?

Considero il mio Team un’orchestra basata sulla condivisione di informazioni e sull’impegno. Credo che il team vincente sia composto da persone con diverse competenze da mettere in comune con ciascun membro.

 

Qual è il suo concetto di leader?

Il leader è colui che trae il meglio dalle persone, individuando i loro limiti e valorizzando i punti di forza.  Ritengo che un buon leader sia capace di comprendere la “ motivation behind” che ogni giorno spinge ognuno di noi ad andare a lavoro.

 

Tra le molteplici mansioni che durante tutti questi anni lei ha svolto, qual è stata l’esperienza che le ha insegnato di più?

L’esperienza più formativa è stata l’ultima poiché a stretto contatto con gli stakeholders. Mi ha insegnato a concretizzare le idee e a renderle realizzabili. Quando lavori in sede perdi talvolta la cognizione della realtà, per cui ho preferito “operare” sul territorio per avere una visione più ampia delle cose. Questa scelta mi ha dato una visione  più completa  del business .

 

Per due anni ha lavorato come CRA, come ricorda quell’esperienza?

L’esperienza del CRA è stata bellissima perché mi ha aiutato moltissimo nella parte analitica e nel project execution.

 

La continua diversificazione della sua professione ha alcuni svantaggi?

Oggi le migliori aziende hanno una struttura a matrice e il manager è colui che è capace di conoscere i diversi linguaggi aziendali. Per comprendere a fondo tali linguaggi devi “indossare gli abiti” degli altri, solo così amplierai il tuo bagaglio.

 

Come è riuscita a superare le diverse difficoltà nella sua professione?

Le difficoltà ci sono ogni giorno, riconosco i miei limiti e cerco di gestirli, in modo tale da evitare  impatti. E’ un costante lavoro teso verso il miglioramento.

 

Quali sono le professioni verso cui il mercato si sta orientando maggiormente?

Le figure professionali del futuro sono quelle che operano a livello territoriale, perché il mondo sanitario è molto diversificato nelle diverse regioni italiane complesso e frammentato. Il Medical Scientific Liason subirà sicuramente una forte evoluzione, insieme a tutte quelle figure emergenti nell’area medica come l’outcomes research: anche il mondo dell’Health economics e del Market Access sono due aree in forte sviluppo per le medesime ragioni sopra esposte aggiunte ad uno scenario di forte compressione economica nelle politiche di Welfare sanitario.

 

Ha qualche suggerimento per noi studenti ISTUD su come affrontare il mondo del lavoro?

Penso che il Master “Scienziati in Azienda”, grazie agli stage che vi mette a disposizione, possa aprirvi le porte sul mondo aziendale, pertanto, questa è un’opportunità unica da sfruttare al massimo. Credo che il primo passo sia quello di entrare in azienda per conoscere meglio i diversi settori. Pertanto, il messaggio che vi lascio è di non aver paura di “tentare” e di sfruttare al massimo ogni opportunità che vi viene data.

 

 “Il mio traguardo non è stato ancora raggiunto…. Ho ancora tanti ostacoli da superare  e sono pronta a salire sulle onde per cavalcarle.”

 

 

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Maria Rosaria Mercogliano

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