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Oltre i cioccolatini. La vision di Laica tra passato e futuro.

A cura di Michele Gandolfi (Master in Risorse Umane e Organizzazione) e Alessia Monti (Master in Marketing Management) 2015/2016

Esistono le grandi aziende, che sono tali per numero di dipendenti, di stabilimenti, fatturato, e solo in questi parametri trovano la propria ragion d’essere. E poi esistono le tipiche aziende all’italiana, a gestione essenzialmente familiare, dove il lavoro diventa arte, dove ogni dettaglio richiama l’artigianalità e dove ogni ampliamento richiede la massima riflessione, non per la paura dell’investimento finanziario, ma per l’eventuale perdita della propria natura, della propria anima.

 

La storia di Laica (Lavorazione Italiana Cioccolato e Affini) parte da lontano. Nel 1946, nell’immediato dopoguerra, Ercole Saini, detto Lino, fonda ad Arona uno stabilimento specializzato nella produzione di cioccolato; il nome originale dell’azienda è “Sant’Alberto”, in onore del padre morto per mano dei fascisti. Due anni dopo prende il nome di Laica e diventa società per azioni. Il marchio è di quelli che fanno parte della storia di questo paese; nella reception dello stabilimento ci vengono mostrate orgogliosamente fotografie che ritraggono varie Miss Italia e personaggi famosi del passato (il taglio del nastro nel 1963 viene eseguito dall’allora ministro del commercio estero) all’interno dello stabilimento. Nella narrazione di questa impresa c’è però spazio anche per le parole ricerca, sviluppo, innovazione, tecnologia.

 

infografica-cioccolatoLa prima fase di produzione è caratterizzata dall’invenzione delle monete di cioccolato, prodotto che ha immediatamente conquistato il mercato americano. Negli anni ’90 la società deve gestire la crisi più importante della propria storia: per la prima volta i fatturati calano mentre i competitors aumentano. Dal 1995 i figli Andrea, Lucia e Fabio compiono il proprio debutto nell’impresa paterna, decisi a reinvestire grandi somme nella cioccolateria aronese. Nel 2002 si innesta il passaggio decisivo con l’acquisto di una nuova linea di produzione: le nuove tecnologie permettono una maggiore produttività, minori sprechi, una gamma di prodotti più ampia, senza alcuna ricaduta negativa sulla qualità del prodotto. La mission è diventata soddisfare i clienti proponendo un prodotto senza compromessi rispetto alla tradizione, pur mantenendo un ottimo rapporto qualità/prezzo. La Vision dell’azienda riguardante il posizionamento sul mercato dei prodotti Laica che ci viene proposto orgogliosamente è “essere i numeri 1 dei numeri 2”: la continua scalata nel campo della qualità è sorretta da consapevolezza e realismo strutturali, ben rappresentati dall’AD Andrea Saini.

 

Oggi l’azienda conta 230 dipendenti, un fatturato di 42,8 milioni (dati 2015) ed è presente su mercato nazionale ed internazionale (Gran Bretagna, Olanda, Spagna in primis, Australia). La ricetta dà i risultati sperati. Si commercializzano nuovi prodotti sia per i brand di proprietà (Laica, Galacioc, Love Stars, Sweet Moments), sia per le private label (tra le quali si annoverano grandi marchi italiani e internazionali, e alcuni importanti attori della grande distribuzione). La quota produttiva legata a queste ultime arriva a coprire il 53% ed è caratterizzata da linee produttive su misura e ricette uniche personalizzate (production flexibility). La tecnologia diventa sempre più il fulcro dello sviluppo: le linee sono più efficienti, versatili, quindi competitive e anche la sostenibilità ambientale entra a far parte degli obiettivi aziendali (tutte le coperture dello stabilimento e magazzino sono coperte di pannelli solari fotovoltaici e l’azienda nel 2015 ha sostituito tutte le lampade nelle aree produttive con lampade a LED con basso consumo energetico). La distribuzione si focalizza in particolare sulla GDO (super-iper-discount) e sul normal trade. Su una superficie di 30.000 metri quadri, di cui 18.000 coperti ad oggi sono presenti 9 linee di produzione, per un totale di 14.000 tonnellate annue. L’azienda ha costruito negli anni un rapporto privilegiato coi fornitori di macchinari per produzione, modellaggio e incarto che le consentono di essere allo stato dell’arte rispetto allo sviluppo tecnologico. Grazie a questo sistema produttivo all’avanguardia è possibile effettuare un controllo della tracciabilità molto rigoroso, che ha consentito tra l’altro l’acquisizione delle più importanti certificazioni in ambito di qualità.

 

La produzione parte a maggio e si ferma dopo Pasqua, tuttavia nei momenti di fermo procede la fase di ricerca e sviluppo di nuovi gusti e formati, nel rispetto di una costante innovazione. Un team specifico gestisce continuativamente lo strategic marketing, effettuando ricerche di mercato ed analisi dei principali competitors. Laica per il futuro punta a garantire un ampio assortimento ai suoi clienti, rispettando un’alta qualità di prodotto e ricercando un’innovazione costante. Fra i progetti vi è una pianificazione di brand building, iniziata con la sponsorizzazione quest’anno di una squadra di basket di serie B, il Mamy Oleggio.

Per Andrea Saini la ricetta del successo di un’azienda è data, in primis, dalla sua Vision ed dall’organizzazione delle risorse umane; in secondo luogo dalla gestione delle risorse finanziarie, dei competitors e da un forte coraggio nel sapere guardare al futuro. Per ciò che riguarda la gestione aziendale il CDA è composto di tre AD, i fratelli Andrea, Lucia e Fabio; vi sono quattro funzioni che dipendono direttamente dal CDA (marketing strategico, controllo qualità, sistema EDP, controllo sicurezza). Per superare il naturale isolamento tra i settori dell’azienda, in Laica si è predisposta un’integrazione della supply chain creando diversi team inter-settore che possano dialogare per ottenere una visione d’insieme.

Alla base dei valori di Laica vi è la valorizzazione delle risorse umane, che passa attraverso una formazione continua di nuovi modellatori, anche sfruttando il modelling con le risorse già esistenti ed una selezione attenta, che premia la performance di qualità. L’ingente investimento in sicurezza e formazione è divenuto necessario con l’introduzione di macchine ad alto tasso tecnologico ed una produzione sempre più improntata alle 24 ore giornaliere, 7 giorni su 7. Nonostante l’ottimo rapporto costruttivo con le RSU, è ormai non procrastinabile un piano di employer branding o di welfare aziendale.

Dato il fatturato in costante crescita che “ha superato i 40 milioni di euro per l’anno 2015”, come ci confida orgogliosamente l’AD Saini e nonostante la crisi del 2008, si può tranquillamente affermare che non ci sono più solo le celeberrime monete di cioccolato nel futuro di Laica, ma uno sviluppo tutto da gustare!

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Alessia Monti

Alessia Monti

Partecipante Master in Marketing Management 2015-2016

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