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Capitale Umano e impresa piccola e media: il potenziale contributo dei processi di alternanza scuola-lavoro

Project Work a cura di: Mario Amodeo, Diana Langella, Antonella Milano, Dario PettenonFlaviana Scimò – Master in Risorse Umane e Organizzazione 2016-2017

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“Capitale Umano e impresa piccola e media: il potenziale contributo dei processi di alternanza scuola-lavoro”

 

Il presente lavoro è finalizzato a ricostruire in modo critico il modello formativo dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL), dalle sue origini sotto il ministero Moratti fino alla più recente normativa (legge n. 107/2015) che ha istituito l’obbligo, per le scuole, di implementare un percorso pratico formativo nel corso dell’ultimo triennio delle scuole superiori. Direttamente coinvolte in questo progetto scuola-lavoro ci sono le imprese. Sono numerose le indagini che hanno messo in evidenza quanto siano elevati i numeri di aziende italiane implicate. In particolare il Ministero dell’Istruzione presentando i risultati dell’anno scolastico 2015/2016 ha rilevato un numero di 150.000 strutture che hanno ospitato i giovani, circa il 41% in più rispetto all’anno precedente. Questo aumento dimostra quanto l’obbligo istituito dall’approvazione della legge n.107/2015 sia stato fondamentale nel creare un più solido ponte tra mondo della scuola e mondo del lavoro.

Nell’analizzare questo processo abbiamo voluto focalizzare l’attenzione soprattutto sulle PMI Italiane, che, costituendo più del 90% del mercato del lavoro italiano, rappresentano un importante punto di congiunzione tra istituzioni scolastiche e territorio.

Partendo da una revisione critica del contesto macroeconomico che ha favorito e tutt’ora supporta il progetto ASL, ci si è focalizzati su tutte le varie fasi che portano all’implementazione del progetto. Un’importante parte del nostro lavoro è stata dedicata agli attori direttamente coinvolti, poiché elementi fondamentali per una buona riuscita dell’ASL. A tal proposito abbiamo voluto intervistare diverse figure, sia appartenenti al mondo della scuola, sia al mondo delle PMI, così da avere chiare sia quelle che sono le motivazioni che portano le due parti a partecipare, sia quali sono le strategie applicate, ed infine quelli che sono i vantaggi che entrambe le parti ottengono nel mettere in pratica un programma così ampio.

Per quanto riguarda il punto di vista dell’azienda, abbiamo riconosciuto quanto sia fondamentale l’ufficio delle risorse umane nella fase di progettazione e valutazione del progetto. Partendo proprio dalla figura dell’HR Manager nelle PMI abbiamo affrontato la questione relativa ai diversi cambiamenti che tale ruolo ha assunto nel corso degli ultimi anni, di pari passo ai cambiamenti marco-economici verificatisi nel territorio.

Nello sviluppare il presente lavoro abbiamo ripercorso una serie di domande che ci hanno guidato nell’approfondire questa crescente tematica:

  • Perché nel 2015 la legge sulla “buona scuola” diventa formalmente un obbligo per le scuole?
  • A quali necessità dell’istituzione scolastica risponde?
  • Quali sono i vantaggi che lo studente in prima persone ottiene?
  • Dal punto di vista delle imprese, perché si dimostrano così numerose le PMI Italiane coinvolte nell’ASL?
  • Quali vantaggi riceve l’azienda dal formare sul campo un giovane?

Le risposte indirette a queste domande metteranno in evidenza quanto il fenomeno Alternanza scuola-lavoro si stia diffondendo a macchia d’olio nel sistema territoriale Italiano riportando una serie di benefici tangibili e risposte di fondamentale rilevanza, primo tra tutti la disoccupazione giovanile.

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Mario Amodeo

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