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Employer Branding e le aziende leader del Made in Italy

Project Work a cura di: Marcello Andriola, Daniele Boscari, Francesco Saverio Cantatore, Salvatore di Iulio del Master in Risorse Umane e Giulia Manzo del Master in Marketing Management

Employer Branding in Ferrero, Elica e Dolce & Gabbana

Il nostro project work è focalizzato sul tema dell’Employer Branding, che rappresenta un’efficace strategia di marketing per attrarre e trattenere talenti. Abbiamo intervistato il dott. Silvano Vaghi (Direttore del Personale di Dolce&Gabbana), la dott.ssa Julia Sciuto (Education Employer Branding Manager di Elica Spa) e il dott. Fabio Dioguardi (Employer Branding & Talent Acquisition Global Director di Ferrero) per comprendere le logiche e le politiche di Employer Branding scelte da Dolce&Gabbana, Elica e Ferrero; paragonare tre realtà aziendali che presentano culture differenti, leader nei rispettivi settori, conosciute come ambasciatori del Made in Italy; individuare le caratteristiche delle figure professionali che hanno un approccio conforme al settore e alla filosofia aziendale che rappresentano.

Dall’analisi è emerso che le aziende intervistate si rapportano all’Employer Branding in maniera differente, questo è dipeso dal settore in cui operano, dalla cultura aziendale e dalla brand identity. Un altro aspetto rilevante sono le caratteristiche delle figure professionali intervistate, che hanno un approccio conforme al settore e alla filosofia aziendale che rappresentano. È quindi possibile dedurre come la formazione, avvenuta in anni differenti, influenzi la visione di professionisti operanti in diversi ambiti e posizioni e di conseguenza le scelte e le politiche di Employer Branding.

Dolce&Gabbana, nel settore moda, opera su attività di Employer Branding nelle specifiche aree professionali della sartoria, lasciando che sia il brand stesso e gli stilisti ad attrarre i profili più accademici.

Ferrero, nel settore fast moving goods, ha implementato delle strategie a livello globale ma allo stesso tempo diversificate per aree geografiche, con lo scopo di comunicare efficacemente i valori del brand pur tenendo presente le diversità culturali.

Elica, leader nel mercato di cappe da cucina a uso domestico, sviluppa una strategia che mira a garantire un ambiente lavorativo informale, di condivisione e senza policy aziendali rigide. L’Employer Branding deve essere sinergia tra risorse umane e marketing in quanto, valorizzando le persone, diventa strumento di comunicazione del brand.

Affinché una strategia di Employer Branding sia efficace e volta a diventare una leva competitiva, è necessario che all’interno di un’organizzazione ci sia tra le funzioni Marketing, Comunicazione e Risorse Umane una collaborazione e una partecipazione costante.

Sempre più le aziende ricercano nei candidati l’allineamento a quei valori che rispecchiano la cultura aziendale. Il “talento” non è più una persona che ha acquisito solo solide competenze tecniche, che comunque risultano importanti, ma deve possedere abilità comunicative e di adattabilità al contesto aziendale.

In definitiva si può affermare che non esiste una strategia unica di Employer Branding che si possa applicare in tutti i settori ma, ogni organizzazione con le sue specifiche peculiarità ha bisogno di un’attenta valutazione dell’Employer Value Proposition e della definizione di chi sia in realtà un “talento”, parola dal senso non scontato.

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Francesco Saverio Cantatore

Francesco Saverio Cantatore

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