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Esercizi di Storytelling al Master Scienziati in Azienda: LSD

Con il termine Serendipità si indica “la fortuna di fare felici scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un’altra” (fonte Wikipedia). E’ stato chiesto ai partecipanti della XVII edizione del Master Scienziati in Azienda di realizzare un video su una scoperta casuale.

Il gruppo composto da Chiara Cinguino, Chiara Ceccopieri, Roberta Galetta, Ludovica Conforti, Ornella De Luca e Raffaela Fontanella ha lavorato sulla scoperta dell’LSD

La scoperta dell’effetto psichedelico dell’LSD-25 è avvenuta nel 1943 grazie al Dottor Albert Hoffman (Baden, 11 gennaio 1906 – Burg im Leimental, 29 aprile 2008), scienziato svizzero conosciuto come il “padre” della dietillamide-25 dell’acido lisergico (LSD). La scoperta è avvenuta per serendipità, cioè la capacità di saper interpretare un fenomeno avvenuto per caso mentre si stava cercando altro, un cosiddetto “colpo di genio”.

L’LSD origina dalla Claviceps purpurea, un ascomicete parassita delle graminacee denominato Ergot che infetta prevalentemente la segale. L’infezione si manifesta con la formazione di sclerozi simili a cornetti bruni che conferiscono alla pianta il nome di segale cornuta. Questi piccoli cornetti sono costituiti dai corpi fruttiferi del fungo stesso e contengono al loro interno numerosi alcaloidi velenosi con proprietà psicoattive del genere delle ergotine, tra cui l’acido lisergico (un alcaloide tetraciclico naturale). L’ergot di per sé è velenoso e mortale ed è conosciuto soprattutto per le epidemie medievali chiamate i “Mali degli Ardenti”, “Fuoco Sacro” o “Fuoco di S. Antonio” di cui è stato responsabile. Questo fenomeno, chiamato ergotismo, può essere definito come un insieme di manifestazioni patologiche indotte dall’utilizzo ripetuto e più o meno prolungato di prodotti alimentari contaminati dalla segale cornuta. Questa era diffusa per lo più tra le persone delle classi sociali inferiori che vivevano in aree rurali povere dove questi prodotti rappresentavano la parte principale delle provvigioni giornaliere. Alcune di queste intossicazioni di massa hanno raggiunto proporzioni disastrose con decine di migliaia d’intossicati. Esistono due forme di intossicazione, cancrenosa e convulsivo-allucinatoria. Per la prima, diffusasi in passato soprattutto nell’Europa Occidentale, i sintomi erano: calore e bruciore interno, prurito, incoordinazione motoria, ipersensibilità, tremori, parestesia, tumefazioni e cancrena degli arti seguita dalla loro naturale amputazione. La seconda invece, tipica dell’Europa centro-settentrionale, si manifestava con: insonnia, alterazione della coscienza con intensi stati emotivi, illusioni sensoriali, fenomeni deliranti e stuporosi, rapimento estatico ed ebetismo, seguito anche dalla morte per asfissia in caso di convulsioni.

I fenomeni allucinatori associati all’assunzione di ergot portarono il popolo a relazionare la malattia con il demonio o con forze maligne. Secondo alcuni studi questa fu una della cause di una maniacale “caccia alle streghe” tra cui il famoso processo di Salem (USA) tra il 1692 e il 1693.

L’ergot fece il primo ingresso in medicina nel 1582, all’interno dell’erbario del medico tedesco A. Lonitzer. Solo nel 1808 grazie all’americano J. Stearns fu introdotto come uricotonico per agevolare il parto poiché stimolante delle contrazioni uterine. Tuttavia ne venne bloccato l’uso in quanto un dosaggio sbagliato poteva provocare spasmi uterini.

Nel 1938, il dottor Albert Hofmann, che lavorava alla Sandoz Pharmaceuticals di Basilea, sintetizzò la dietilammide dell’acido lisergico nel tentativo di sviluppare uno stimolante circolatorio. La sostanza era il composto numero 25 della serie ammidica dell’acido lisergico e per questo motivo venne dato il nome in codice LSD-25.  In realtà Hofmann stava effettuando ricerche sugli alcaloidi presenti nella Drimia maritima (o Scilla marina) e nella segale cornuta. Il 16 Aprile 1943, durante una sperimentazione in laboratorio, a Hofmann cadde una goccia della sostanza sulla mano che, per traspirazione, gli provocò una sensazione inattesa. Infatti, il dottor Hofmann riportò di aver provato un forte senso di irrequietezza, vertigini, accompagnato da un’immaginazione particolarmente vivida. Una condizione simile al sogno in cui riusciva a scorgere “un flusso ininterrotto di figure fantastiche, di forme straordinarie che rivelavano intensi giochi caleidoscopici di colore”. Hofmann non attribuì subito la causa del fenomeno a quella banale goccia di soluzione, ma ne ebbe il sospetto. C’era un solo modo di scoprirlo; tre giorni dopo, il 19 aprile, noto come “giorno della bicicletta”, Hofmann assunse intenzionalmente 250 µg di LSD-25 e mentre pedalava verso casa in bicicletta pensò di essere sul punto di impazzire. Si trattava di uno degli inaspettati e temporanei effetti dell’LSD. All’interno del mio campo visivo la realtà era distorta come vista attraverso uno specchio curvo, così lo scienziato svizzero ricordò quella pedalata psichedelica in alcune righe del suo libro “LSD – Il mio bambino difficile”. Inoltre, egli sostenne di aver vissuto una “realtà fuori dal proprio ego, un misto tra rivelazione epifanica ed esplosione di creatività, una piacevole sensazione di fiaba”.

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Chiara Cinguino

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