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FOODSTORE: IL LOW COST ENTRA NEL GROCERY

È arrivato. Ha aperto. Ed è stato costretto alla momentanea chiusura per un problema certamente noto a tutti i Retailer, le rotture di stock. Stiamo parlando del primo punto vendita targato Easyjet: Easy Foodstore.

Atteso dal 2014, ha visto in questi giorni la luce in un quartiere popolare a nord della capitale inglese con il claim “No expensive brands, just food honestly priced” (niente marche costose, solo cibo a prezzi onesti) impresso sotto l’insegna, che riprende esattemente lettering e colori del noto logo, ovvero carattere bianco su sfondo arancio.

Le caratteristiche sono in perfetto stile “no frills”, dimensioni ridottissime e arredo minimalista, semplici scaffali di metallo simili a quelli che popolano le nostre cantine, l’assortimento? Non raggiunge le 80 referenze! Tutte rigorosamente di natura alimentare ovviamente, niente freschi per il momento, dall’olio ai fagioli, dagli snack al tonno, dalla pasta ai succhi di frutta..ma con una particolarità, tutti gli articoli esposti, rigorosamente venduti singolarmente, hanno lo stesso prezzo unitario: 25 pence (0,33 euro)

Sembrerebbe una gran novità se non fosse che i Francesi avessero lanciato lo stesso format con la medesima politica di prezzo negli anni Trenta, con i negozi Monoprix, Prisunic e Uniprix (nessun sottotitolo a supporto, i nomi erano decisamente esplicativi). Dunque al momento l’unico aspetto realmente innovativo risiede nel soggetto che ha lanciato quest’iniziativa, una compagnia aerea, per volere del suo fondatore Sir Stelios, che dal prossimo mese pare voglia raddoppiare il prezzo unitario, facendolo passare da 25 a 50 pence.

Vedremo come reagirà il sistema distributivo inglese finora decisamente concentrato in pochi retailer (Sainsbury’s, Tesco, Morrisons e Asda) e insidiato nel canale discount dalle catene tedesche (Lidl ed Aldi)

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Cristian Paonessa

Cristian Paonessa

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