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Project Work: Welfare Aziendale

foto_welfareProject Work a cura di Tommaso Bernardini, Carina Coppola, Rosaria Mazzola, Marco Rossello – Master in Risorse Umane e Organizzazione

In questo lavoro sono stati indagati i caratteri del welfare aziendale, partendo dall’analisi delle dinamiche che hanno portato alla sua nascita. Il fenomeno è stato osservato da varie angolazioni al fine evidenziare come questo si relazioni con le strutture del welfare statale, quali siano i vantaggi che le aziende possono trarre dalla adozione di strategie di gestione ad esso improntate, quali i profili legislativi entro cui si sviluppa.

L’inadeguatezza dei sistemi welfare statali messa in evidenza dalla recente crisi economica ha determinato un mutamento nelle modalità di gestione dei servizi di assistenza sociale. Nuovi protagonisti si sono imposti sulla scena, implementando nuove formule assistenziali volte a sopperire alle inefficienze del sistema tradizionale.

Le aziende hanno assunto un ruolo di primo piano mostrando di avere degli obblighi non solo nei confronti dell’ambiente esterno entro cui si inseriscono ma anche dell’ambiente sociale con cui interagiscono.

Una rinnovata attenzione viene rivolta dalle aziende alle persone: se adeguatamente valorizzate ed incentivate, le persone possono diventare fondamentali strumenti per ottenere un vantaggio competitivo, agevolando il raggiungimento degli obiettivi business.

Con la locuzione welfare aziendale si indicano quell’insieme di benefits e servizi che l’azienda offre ai propri dipendenti, al fine di migliorarne la vita privata e lavorativa. Pratiche che un tempo erano portate avanti, in maniera unilaterale, dagli imprenditori per ottenere una fidelizzazione dei dipendenti, oggi si inseriscono nel pieno delle dinamiche della contrattazione collettiva ed aziendale.

Non solo le grandi aziende possono giovarsi dei vantaggi derivanti dalla adozione di politiche welfare, ma anche le PMI, che, pur non possedendo, individualmente prese, le risorse necessarie, possono a tal fine variamente associarsi.

La scelta delle aziende di adottare sistemi di welfare porta numerosi vantaggi, non solo fiscali ma anche un aumento della produttività, dell’impegno e della motivazione dei dipendenti, un miglioramento nella capacità di attrarre buone professionalità, una diminuzione dell’assenteismo, una maggiore capacità di attrarre e trattenere i talenti.

Come hanno illustrato i casi di welfare aziendale presi in esame, Olivetti, Loccioni, Luxottica, le politiche di welfare contribuiscono a migliorare ed enfatizzare, al contempo, l’employer branding dell’impresa.

Nei casi Olivetti e Loccioni l’adozione di pratiche di welfare si lega alla volontà “illuminata” dei due fondatori, che si pongono come precursori dell’odierna responsabilità d’azienda. Luxottica fornisce una esemplare dimostrazione di come nella pianificazione di queste strategie di gestione siano rilevanti le contrattazioni negoziali con le rappresentanze sindacali.

In ciascuno di questi casi, sia nella vicenda “storica” di Olivetti, che in quelle “moderne” di Loccioni, e Luxottica, è possibile osservare come l’insieme dei benefit e agevolazioni offerte dalle aziende si incastrino “virtuosamente” con il sistema tradizionale di welfare statale.

Questa reciproca collaborazione tra i due sistemi si traduce in un miglioramento della vita del singolo (e della sua famiglia), che viene posto così nella condizione di poter integrare tutte le capacità e le competenze individuali e collettive di cui è in possesso nell’organizzazione di cui è parte.

Nell’affrontare questa ricerca si è partiti da una raccolta dei materiali (tramite canali tradizionali e internet) che ha visto impegnato l’intero gruppo cosicché ciascun membro potesse avere un’idea complessiva dell’argomento e ci si potesse confrontare su come impostare il lavoro. Dopo aver deciso la scaletta della tesina, ciascun membro ha approfondito un aspetto particolare del tema assegnato per poi discuterlo in plenaria con gli altri e giungere alla stesura definitiva, con conclusioni condivise.

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Rosaria Mazzola

Rosaria Mazzola

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