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TETRA PAK: la spirale della responsabilità per il benessere organizzativo

Di Andrea Antonelli, Chiara Beolchi, Martino Carrieri, Francesca Carrino, Lara Pirrone e Iolanda Tartaglia del Master in Risorse Umane ISTUD 2013-2014

Tetra Pak, fondata in Svezia nel 1951, è un’azienda multinazionale che produce sistemi integrati per il trattamento ed il confezionamento di alimenti.

Welfare Aziendale Tetra Pak

La sua vision consiste “nell’impegno a rendere gli alimenti sicuri e disponibili, ovunque”; la sua mission viene descritta come il lavoro, per e con i suoi clienti, al fine di fornire le soluzioni migliori in termini di innovazione e qualità. L’azienda crede che una leadership di settore responsabile possa portare ad una crescita economica in armonia sia con la sostenibilità ambientale che con la coscienza civile.

Per ciò che concerne i valori che la caratterizzano, sicuramente sono da sottolineare l’uguaglianza, la collaborazione, il rispetto, la libertà e la trasparenza, ed il tutto viene riassunto nello slogan aziendale: “Tetra Pak protegge la bontà”.

Particolare è, poi, l’immagine aziendale riportata dai referenti delle risorse umane in una recente indagine, che richiama quella di un organismo vivente il cui DNA è la Responsabilità Sociale d’Impresa, la quale si traduce nei valori posti alla base delle attività aziendali e nel coinvolgimento di tutti i suoi stakeholder verso questa tematica. I referenti dichiarano che se fosse possibile raffigurare graficamente la Responsabilità Sociale d’Impresa, questa sarebbe una spirale, che prende il suo avvio dalla cultura incentrata sulla protezione della “bontà”, per poi inglobare dentro di sé i dipendenti, i fornitori, i clienti, estendendosi gradualmente a realtà esterne come la comunità territoriale in cui l’azienda si colloca.

Importante è l’attenzione di Tetra Pak verso l’ambiente esterno, che è testimoniata da diverse attività. È, infatti, impegnata nel sociale attraverso iniziative tangibili, come la distribuzione di cibo nelle scuole di più di 35 Paesi nel mondo, il sostegno di programmi per bambini che vivono in aree svantaggiate, l’uso di cartone ricavato da foreste gestite in modo sostenibile e il supporto ad iniziative di riciclo del cartone in tutto il mondo. Il legame con il territorio è, inoltre, dimostrato dall’attiva partecipazione a tutte le iniziative tese a facilitare le occasioni di confronto e scambio di saperi, competenze ed esperienze su progetti di R.S.I. realizzati e da realizzare, ma anche a quelle orientate a creare reti con altre aziende e a contribuire alla diffusione della cultura d’impresa con un approccio di Corporate Social Responsability.

La Responsabilità Sociale d’Impresa di Tetra Pak è incentrata sul welfare e sulla cura del benessere del dipendente, ed il tutto si traduce in un piano benefit diviso in quattro macro aree, elaborato a seguito di attente indagini dei bisogni.

  • La prima area prevede benefit di base (polizza sanitaria estendibile ai familiari, copertura assicurativa per infortuni professionali) e opzionali (rimborso per le spese di asilo nido, di spese scolastiche, di attività sportivi) a completamento del reddito.
  • La seconda prevede i dispositivi di conciliazione (lavoro – vita privata/famigliare) previsti dalla normativa nazionale, come part time e congedi (ex lege 53/200 e 104/1992).
  • La terza comprende i dispositivi innovativi in termini di organizzazione del lavoro, come la flessibilità oraria in entrata e in uscita, il contratto di telelavoro, la banca ore, l’abolizione del badge presenze e la possibilità di assentarsi per un giorno lavorativo per malattia senza dover portare il certificato medico (one sickness day).
  • Infine è stata prevista l’introduzione di servizi come la mensa interna, la palestra, il medico aziendale, il bus navetta, il centro estivo per i figli dei dipendenti e il counselling per le donne in gravidanza e le neo-mamme. L’attenzione ai bisogni delle famiglie del personale di Tetra Pak ha portato l’azienda a stringere un accordo con il Comune di Modena per la creazione di un asilo nido, aperto tutto l’anno e con orari flessibili. Tetra Pak Italia si è avvalsa anche di fondi pubblici che, ad esempio, sono serviti per realizzare un portale nell’intranet aziendale destinato a facilitare lo svolgimento delle incombenze quotidiane. Questo permette di usufruire di un servizio lavanderia, prenotare biglietti collegandosi con Ticket-one e contattare baby-sitter, assistenti socio-sanitari e operatori socio-assistenziali. I servizi di cui si può disporre usando il portale sono a proprie spese, ma la possibilità di accedervi tramite questo strumento si traduce in un risparmio di tempo per i dipendenti e quindi in un beneficio indiretto.
    Vi è, inoltre, l’attenzione verso le politiche di rispetto ambientale e promozione di uno stile di vita sostenibile attraverso l’introduzione del car sharing e del rimborso dell’abbonamento annuale al trasporto pubblico.

Alla luce del quadro delineato è pacifico rilevare come la molteplicità dei dispositivi e la loro flessibilità di utilizzo hanno permesso di rispondere in modo efficace ai bisogni espressi dai dipendenti e si può notare come questi strumenti dimostrino la coerenza con i valori aziendali fondati sulla “bontà”, e quindi sul benessere e la sostenibilità.

Pertanto i dipendenti sono in grado di gestire più facilmente le proprie situazioni familiari e si trovano a lavorare in un ambiente caratterizzato da un clima di ascolto e collaborazione, e tutto questo è riuscito a creare una forte relazione di fiducia e affidabilità reciproca tra azienda e lavoratori (per fare un esempio, un lavoratore ha dichiarato: “Io mi sento molto Tetra Pak”), i quali si dimostrano fidelizzati e pronti a dedicare il loro tempo e sforzi all’attività lavorativa, anche sacrificando aspetti della vita personale e pubblica.

Il ricorso a tali dispositivi viene percepito come un impegno concreto dell’azienda ad indagare e soddisfare i bisogni dei dipendenti, contribuendo ad instaurare un clima ottimale di lavoro che porta ad una buona cooperazione e collaborazione. In particolare i benefici vengono ad essere identificati in meno stress e migliore condizione psico-fisica (quindi minori assenze per malattia), libertà nello svolgimento del proprio lavoro, relazione familiare migliore e maggiore fiducia tra i dipendenti e tra i vari gradi gerarchici.

L’indagine ha fornito anche spunti di riflessione sulle prospettive future in termini di necessità di conciliazione. A tal proposito i dipendenti hanno sottolineato (pur nella difficoltà di focalizzare ulteriori misure, oltre a quelle già previste) l’importanza di un utilizzo crescente del telelavoro, che porterebbe benefici tanto per i lavoratori in termini di motivazione, concentrazione, creatività e libertà organizzativa, quanto per l’azienda, visto il maggior orientamento ai risultati dei dipendenti e un risparmio economico dato dalla riduzione degli spazi dedicati ad uffici e alla condivisione di alcuni ambienti.

È unanime l’opinione che l’azienda agisca responsabilmente verso i propri dipendenti non per ragioni puramente filantropiche, ma che compia queste azioni anche in un’ottica di business. Per citare un aspetto, è sicuramente vantaggioso il senso di appartenenza che i dipendenti hanno rispetto al gruppo aziendale, che si concretizza per l’impresa in una forte capacità di attrattiva rispetto alle migliori professionalità e nel mantenimento di esse al suo interno.

Questa realtà rappresenta un’eccellenza nel nostro territorio, soprattutto per il sopracitato piano di welfare, molto articolato ed incisivo. Tuttavia, è da sottolineare come lo stesso si sia potuto realizzare grazie alla cultura aziendale di origine della Tetra Pak (l’attenzione al welfare, prima che dalle disponibilità di budget, scaturisce dalla cultura svedese), con l’ausilio e la collaborazione delle amministrazioni locali.

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Francesca Carrino

Francesca Carrino

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