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Esercizi di Storytelling al Master Scienziati in Azienda: Pop-corn

Con il termine Serendipità si indica “la fortuna di fare felici scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un’altra” (fonte Wikipedia). E’ stato chiesto ai partecipanti della XVII edizione del Master Scienziati in Azienda di realizzare un video su una scoperta casuale.

Il gruppo composto da Flavia Ascione, Cristina Ciprini, Elvira Damiano, Serena Di Francesco e Federica Fragnito ha lavorato sulla scoperta dei Pop-Corn

 

La sala è piena, il film sta per cominciare e gli spettatori seduti iniziano meccanicamente a sgranocchiare i gustosi pop-corn.

Ma ci siamo mai chiesti quale sia l’origine di queste curiose palline bianche?

Un’antica tribù dopo un’intensa giornata di raccolta nei campi, si ritrova a mangiare davanti ad un gran fuoco. Un chicco di mais cade per caso tra le fiamme quando all’improvviso si sente uno scoppiettio, il seme si è trasformato in uno strano fiore bianco. Il più coraggioso della tribù incuriosito, prova ad assaggiarlo, tutti lo osservano spaventati e lui esclama: “mmh che buono!

Un velo magico e misterioso avvolge questo evento, la tribù inizia a pensare che l’essenza degli spiriti combattenti è racchiusa nei chicchi di mais e,  solo dopo un forte calore, è capace di liberarsi sprigionando un’intensa energia.

Ma passiamo alla fisica, gli scienziati Virot e Ponomarenko ci spiegano: “Temperatura e pressione sono i fattori determinanti di questa trasformazione, ecco le ragioni del pop“.

I pop-corn hanno percorso tanta strada saltando da un utilizzo all’altro, usati come elementi decorativi per capelli, durante le cerimonie religiose, indossati come collane fino ad arrivare ai giorni nostri ad essere impiegati come materiale da imballaggio.

Oltre ai diversi utilizzi tra i metodi di cottura, il più rapido e innovativo è quello al microonde e, coincidenza vuole che sia stato proprio il pop-corn il primo alimento usato per testare il suo funzionamento.

Anche la scoperta del forno a microonde è avvenuta per caso, non nasce infatti tra pentole e padelle ma durante esperimenti per lo sviluppo di un nuovo radar. Sono gli anni della Seconda Guerra Mondiale e Percy Spencer, un ingegnere americano, sta lavorando sui magnetron, un sistema di rilevamento aereo, quando si accorge per caso della barretta di cioccolato sciolta nella sua tasca. Curioso decide di investigare il fenomeno e scopre la capacità delle microonde di cuocere il cibo.

Tutto questo ci fa riflettere sull’imprevedibilità degli eventi, come recita infatti un proverbio indiano “Se vai avanti e vedi tutto grigio, sposta l’elefante“; è importante quindi avere quello spirito di osservazione che ti permette di trovare anche ciò che non stai cercando.

Dopo avervi incuriosito e aumentato l’appetito, vi invitiamo alla visione del nostro video… e non dimenticatevi i pop-corn!

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Cristina Ciprini

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