0

Immaginare, Imparare, Tradinnovare: Loccioni Group – Intervista a Fabrizio Pieralisi recruiter

A cura di: Giancarlo Raineri, Cinzia Palmiero, Maria Carmela Florio e Marialaura Saviano, Master in Risorse Umane ISTUD 2013-2014

Loccioni Group nasce ad Angeli di Rosora, nelle Marche, per volere di Enrico Loccioni nel 1968. Leader nel campo della misurazione e dell’automazione, con soluzioni progettate ad hoc per ogni singolo cliente, Loccioni rappresenta una delle eccellenze tra le piccolo- medie imprese italiane. È Fabrizio Pieralisi, Recruiter di Loccioni People, a raccontarci lo stile dell’azienda e come il suo ruolo si articola al suo interno.

Fabrizio Pieralisi LoccioniLa mission aziendale, fondata sulla valorizzazione e la integrazione di persone, idee e tecnologie per creare nuovi valori, si trasforma nella concretezza e nella struttura che fanno di Loccioni un’Open Factory, una “sartoria tecnologica” che non è un posto di lavoro, bensì un posto in cui poter lavorare.

In tal senso, le pratiche adottate dall’azienda e da chi ne fa parte rispettano e rispecchiano quelli che sono i valori della “rete”, ovvero, i valori dell’educazione e dell’insegnamento dei modi di agire e dei comportamenti che meritano di essere trasmessi. La crescita e l’evolversi delle competenze, dai seniors, ai juniors, diventano così il punto focale dell’essere Loccioni, in un’ottica di condivisione di idee e di saperi per essere sempre pronti alle nuove sfide del futuro.

I progetti come Bluezone gestito da Fabrizio Pierlisi stesso e Silverzone si muovono in questa direzione: formare, educare, istruire i giovani ragazzi al fine di trasportarli in una dimensione che lasci la priorità alla curiosità, alla voglia di chiedere, di sapere per mettersi in discussione, sempre.

Queste sono le “Loccioni People”, delle persone che portano con sé i valori fondamentali della responsabilità, dell’immaginazione e della tradinnovazione. Quest’ultimo resta il pilastro e la caratteristica fondamentale dell’organizzazione che resta salda al suo territorio, restando, tuttavia, sempre sulla via dell’innovazione.

In questo modo, essere parte di questa “factory” significa essere parte di una comunità che si fonda sull’apprendimento continuo delle best practices che diventano, allo stesso tempo, opportunità per sbagliare affinché si possa imparare facendo.

Una tale sinergia permette ai ragazzi stessi di scegliere Loccioni, in una palestra formativa all’interno della quale le sfide e le prassi lavorative sono dialettica e confronto.

Alla luce di quanto affermata fino ad ora, la filosofia Loccioniana trova coerenza nelle pratiche di selezione dei candidati, i quali sono scelti in base alla determinazione, alla passione per l’obiettivo e al rispetto delle persone e del proprio lavoro.

Anche il social recruiting viene inteso in questo senso. I social network, da Facebook a LinkedIn, diventano strumenti per “ascoltare” e scoprire il modo in cui un potenziale candidato descrive e racconta ciò che ha percepito dell’azienda.

In quest’ottica, i Social network vengono considerati, sì, come mezzi potenti, ma come afferma Pieralisi devono essere utilizzati in una misura in cui il contatto con la persona, il candidato, non svanisca.

Restano il dialogo, l’empatia e il linguaggio comune che aprono la strada ad un inserimento nell’organizzazione.

Fare recruiting, lavorare in un contesto quale è quello di Loccioni, significa essere sempre decisi ad imparare, chiedere e verificare sul campo ciò che si pensa. Non solo, investire tempo ed energie per dei progetti nuovi ed innovativi, funzionali alle richieste del cliente e del marcato, mantenendo costante l’attenzione a quello che c’è fuori affinché la missione dell’intera comunità non si disperda.

Di seguito eccovi uno stralcio dell’intervista effettuata a Fabrizio Pieralisi presso l’open space della sede della Fondazione ISTUD.

Facebooktwittergoogle_pluspinterestlinkedintumblrFacebooktwittergoogle_pluspinterestlinkedintumblr
Giancarlo Raineri

Giancarlo Raineri

Lascia un commento