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“Stay hungry, stay foolish!”: Intervista a Paolo Donati, HR Manager – Sol Group

A cura di Fabiola Di Giacomo e Simona Di Pelino, Master Scienziati in Azienda 2015-2016

Il 17 novembre 2015, noi del Master “Scienziati in Azienda” abbiamo avuto l’opportunità di visitare la sede principale e lo stabilimento produttivo di Gas Puri e Speciali del Gruppo SOL a Monza.
La giornata è stata divisa in due momenti diversi: la mattina abbiamo avuto modo di conoscere, in sede, le diverse figure aziendali che lavorano all’interno del gruppo; mentre il pomeriggio ci siamo spostati verso lo stabilimento produttivo, presente stesso a Monza, dove abbiamo visto da vicino la produzione dei gas puri e speciali.
DurGetAttachmentante la nostra visita, abbiamo avuto il piacere di conoscere il dott. Paolo Donati, Hr Manager.
Laureato in Giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano nel 1995, Paolo Donati entra in  contatto con il mondo delle risorse Umane dopo aver conseguito il Master in nel 1998.
Dopo un’esperienza di tre anni in Randstad come Branch Manager, da quindici anni si occupa  a livello Corporate di selezione, formazione e sviluppo del Personale nel Gruppo SOL. Come  membro della Faculty e del relativo “field network”, Paolo è anche a fianco di ISTUD e  Università Cattolica nell’ambito del Master HR Management.

Sol Group è un azienda a conduzione familiare attiva nella produzione, ricerca applicata e vendita di gas tecnici, puri e medicali. Vantando una storia di oltre 80 anni, è il decimo gruppo mondiale, sesto in Europa e maggiore operatore italiano indipendente dalle grandi multinazionali del settore.

Il gruppo può vantare quattro diverse società:

  • SOL, prima azienda nata nel gruppo, si occupa della produzione di gas tecnici (ossigeno, azoto, argon, idrogeno, CO₂, acetilene, N₂O, elio, miscele e gas refrigeranti) per clienti industriali, di gas medicali per clienti come ospedali e case farmaceutiche e di gas speciali (puri e purissimi) per la strumentazione, la ricerca, il monitoraggio ambientale e l’elettronica.
  • VIVISOL, nata nel 1986, si occupa di assistenza sanitaria a domicilio, dedicandosi in particolare all’area respiratoria. I servizi Vivisol spaziano dalla ossigenoterapia, ventiloterapia, disturbi respiratori del sonno, aerosolterapia, nutrizione artificiale, wound care, telemedicina fino ad arrivare alla prevenzione e cura ulcere cutanee.
  • BIOTECHSOL, società che opera nel settore delle biotecnologie: è attiva nell’area della crioconservazione e trasporto dei campioni biologici ed in quella della ricerca e produzione di sistemi diagnostici e biofarmaci.
  • HYDROSOL, società che si occupa della produzione di energia elettrica da centrali idroelettriche. La sua attività infatti è sinergica con quella del settore dei gas tecnici, soddisfacendo in questo modo il fabbisogno del gruppo e vendendo a terzi il surplus.

Abbiamo avuto il piacere di porre alcune brevi domande a Paolo Donati inerenti alla sua figura professionale:

Come HR manager, durante un colloquio di assunzione, di solito qual è il fattore determinante nella scelta finale del candidato?

La domanda è interessante: diciamo che dipende un po’ dal tipo di ricerca in itinere. Riferendoci a figure di neolaureati o a studenti di Master come voi possiamo dire che, in un’azienda come la nostra, tre sono le cose che normalmente cerchiamo: la prima è la curiosità, la seconda è la curiosità e la terza… provate a indovinare?
A parte gli scherzi, per un giovane con poca esperienza, la cosa più importante da valorizzare è anzitutto sapersi mostrare attento e aperto a tutto ciò che riguarda l’azienda per la quale si candida.
Arrivare impreparati sull’azienda è l’errore più grave che molti giovani fanno dimenticandosi che, come diceva spesso Will Rogers, “non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione!

 

Quanto la vostra azienda investe in un percorso di formazione di una new entry?

Premesso che non credo a percorsi troppo proceduralizzati (del tipo “one-size-fits-all”), è vero tuttavia che nella nostra azienda il percorso di formazione in ingresso è uno dei più importanti e delicati allo stesso tempo perché consente di dare al nuovo collega un’idea più concreta del contesto in cui lavorerà e di alcune delle technicalities che in seguito dovrà gestire. Non dimenticando che tutto ciò deve essere inquadrato anche in una logica di efficienza anche economica: pensiamo a quanto costa internamente un percorso di formazione mal gestito!

 

Che potenziale vede nei giovani che, come noi, si stanno affacciando al mondo del lavoro, quindi che sono alle prime armi?

I giovani hanno un grandissimo potenziale: intanto sono  fuori da quelle logiche tipiche di chi è da tanto tempo in azienda. In altre parole, a un giovane l’azienda chiede proprio di uscire da ragionamenti troppo schematici e quindi di allargare gli orizzonti dei manager.
Ecco perché il consiglio è di essere sempre “creativi” e abili, anche a colloquio, di far percepire a chi vi è di fronte che troverà delle soluzioni (non importa che su mille solo un paio poi potranno essere quelle valide!).
Un altro interessante aspetto che noto nei giovani di oggi è la loro capacità di andare trasversalmente su più aspetti, la flessibilità / apertura al mondo e la capacità di problem-solving.
Da migliorare? Sicuramente la capacità di andare un po’ più a fondo nelle cose e non essere superficiali, anche se (nota bene) tale capacità si acquisisce poi con il tempo.

 

Quale suggerimenti può darci sul come porci nei confronti dell’immediato futuro lavorativo?

Siate preparati anche ad affrontare situazioni difficili: vi sarà utile anche dopo quando sarete in azienda e, come dicevo all’inizio, siate curiosi!
Stay hungry, stay foolish!

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Fabiola Di Giacomo

Fabiola Di Giacomo

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